Regia di
Aldo, Giovanni e Giacomo e Massimo Venier
prodotto da
Paolo Guerra per Medusa s.p.a. e Agidi p.s.c.a.r.l.
distribuzione
Medusa
Regia di
Aldo, Giovanni e Giacomo e Massimo Venier
prodotto da
Paolo Guerra per Medusa s.p.a. e Agidi p.s.c.a.r.l.
distribuzione
Medusa
Cast
Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti
e con Marina Massironi, Silvana Fallisi, Antonio Catania, Beppe Battiston, Augusto Zucchi, Paola Cortellesi, Daniela Cristofori, Max Pisu, Serena Michelotti, Valentino Picone, Iris Nobili, Cinzia Massironi, Saturno Brioschi, Rodolfo Rezzoli, Gaber, Giangilberto Monti, Marco Pagani, Mario Supino
Crediti
regia di Aldo, Giovanni e Giacomo e Massimo Venier
soggetto e sceneggiatura Aldo, Giovanni e Giacomo, Massimo Venier, Paolo Cananzi, Walter Fontana
con la collaborazione di Graziano Ferrari
musiche Samuele Bersani
direttore della fotografia Arnaldo Catinari (A.E.C. - A.I.C.)
scenografia Eleonora Ponzoni
costumi Elisabetta Gabbioneta
suono Mario Iaquone
montaggio Claudio Cormio
ufficio stampa Anna Guri, Viviana Ronzitti
produttori esecutivi Umberto Massa e Valerio Bariletti per Kubla Khan s.r.l.
una produzione Paolo Guerra per Medusa s.p.a. e A.gi.di. p.s.c.a.r.l.
distribuzione Medusa
nazionalità  italiana
durata 100'
anno di produzione 2000
Aldo Giovanni e Giacomo sono tre quarantenni alle prese con difficoltà  di lavoro e d'amore, che parlano un po' di se stessi e riescono ad essere credibili e divertenti: il tutto condito dalle musiche belle ed appropriate di Samuele Bersani. Â
E' la voce narrante di Aldo a svelarci una storia che si alterna di continuo tra un presente on the road verso la Sicilia, nel quale Aldo, Giovanni e Giacomo sono separati da un'indifferenza rancorosa, ed un passato milanese, caratterizzato da una grande e spontanea amicizia tra i tre protagonisti.
Spunti autobiografici, per stessa ammissione degli autori-attori, ce ne sono, anche se precisano di essere assai meno tesi ed agitati, nella vita, dei loro personaggi su grande schermo. I boys mettono in scena loro stessi senza ricorrere o abusare delle gags che li hanno resi celebri, accennando qua e là  uno spunto, un ricordo e niente più.